Lo Stato che uccide - 6 Angebote vergleichen
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Quando lo Stato uccide - Tommaso Della Longa,Alessia Lai (2001)
IT NW
ISBN: 9788876155277 bzw. 8876155279, in Italienisch, Castelvecchi, neu.
Lieferung aus: Italien, Tempo di spedizione: 2 giorni.
Quando lo Stato uccide, libro di Tommaso Della Longa,Alessia Lai, edito da Castelvecchi. Il G8 di Genova, le morti di Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi… E poi, sparsi nell’ultimo decennio, altri nomi di persone uccise da uomini in divisa, spesso ignoti all’opinione pubblica, ma non a chi piange la scomparsa di un proprio caro. Errori. Imprudenze. Fatalità. Nelle poche righe che i giornali dedicano alle morti per mano di tutori dell’ordine la spiegazione della tragedia viene in genere archiviata in questo modo, tendendo a dimenticare che dietro ogni caso c’è una storia e che dietro ogni storia ci sono famiglie lasciate sole contro muri di indifferenza o di vera e propria omertà. Un filo rosso lega i giorni genovesi del 2001 - nei quali la gestione dell’ordine pubblico in Italia ha dato prova di incapacità e approssimazione portando all’estrema conseguenza dell’omicidio di un ragazzo - alle morti più e meno conosciute per mano di agenti di Polizia registrate dal 2000 fino ai giorni nostri. Quando lo Stato uccide, il pregiudizio dell’innocenza concesso ai responsabili tende a diventare una verità assoluta, sempre e comunque. Ma forse qualcosa sta cambiando. Il ribaltamento delle sentenze sul G8, il clamore mediatico suscitato dai casi Sandri, Aldrovandi e Cucchi hanno aperto spiragli di giustizia, illuminato verità che sembravano destinate solo a riempire le pagine di denuncia di Amnesty International. Segno evidente che, in rapporto all’ordine pubblico, è giunto il momento di voltare pagina, ricordando la missione di «servizio al cittadino» che dovrebbe animare le forze di Polizia e tornando, finalmente, a parlare di diritti e di garanzie.
Quando lo Stato uccide, libro di Tommaso Della Longa,Alessia Lai, edito da Castelvecchi. Il G8 di Genova, le morti di Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi… E poi, sparsi nell’ultimo decennio, altri nomi di persone uccise da uomini in divisa, spesso ignoti all’opinione pubblica, ma non a chi piange la scomparsa di un proprio caro. Errori. Imprudenze. Fatalità. Nelle poche righe che i giornali dedicano alle morti per mano di tutori dell’ordine la spiegazione della tragedia viene in genere archiviata in questo modo, tendendo a dimenticare che dietro ogni caso c’è una storia e che dietro ogni storia ci sono famiglie lasciate sole contro muri di indifferenza o di vera e propria omertà. Un filo rosso lega i giorni genovesi del 2001 - nei quali la gestione dell’ordine pubblico in Italia ha dato prova di incapacità e approssimazione portando all’estrema conseguenza dell’omicidio di un ragazzo - alle morti più e meno conosciute per mano di agenti di Polizia registrate dal 2000 fino ai giorni nostri. Quando lo Stato uccide, il pregiudizio dell’innocenza concesso ai responsabili tende a diventare una verità assoluta, sempre e comunque. Ma forse qualcosa sta cambiando. Il ribaltamento delle sentenze sul G8, il clamore mediatico suscitato dai casi Sandri, Aldrovandi e Cucchi hanno aperto spiragli di giustizia, illuminato verità che sembravano destinate solo a riempire le pagine di denuncia di Amnesty International. Segno evidente che, in rapporto all’ordine pubblico, è giunto il momento di voltare pagina, ricordando la missione di «servizio al cittadino» che dovrebbe animare le forze di Polizia e tornando, finalmente, a parlare di diritti e di garanzie.
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Quando lo Stato uccide (2010)
IT US
ISBN: 9788876155277 bzw. 8876155279, in Italienisch, 246 Seiten, Castelvecchi, gebraucht.
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Von Händler/Antiquariat, Libro Co. Italia.
Il G8 di Genova, le morti di Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi... e poi, sparsi nell'ultimo decennio, altri nomi di persone uccise da uomini in divisa, spesso ignoti all'opinione pubblica, ma non a chi piange la scomparsa di un proprio caro. Errori. Imprudenze. Fatalità. Nelle poche righe che i giornali dedicano alle morti per mano dei tutori dell'ordine la spiegazione della tragedia viene in genere archiviata in questo modo, tendendo a dimenticare che dietro ogni caso c'è una storia e che dietro ogni storia ci sono famiglie lasciate sole contro muri di indifferenza o di vera e propria omertà. Un filo rosso lega i giorni genovesi del 2001 nei quali la gestione dell'ordine pubblico in Italia ha dato prova di incapacità e approssimazione portando all'estrema conseguenza dell'omicidio di un ragazzo - alle morti più e meno conosciute per mano di agenti di Polizia registrate dal 2000 fino ai giorni nostri. Quando lo Stato uccide, il pregiudizio dell'innocenza concesso ai responsabili tende a diventare una verità assoluta, sempre e comunque. Ma forse qualcosa sta cambiando. Il ribaltamento delle sentenze sul G8, il clamore mediatico suscitato dai casi Sandri, Aldrovandi e Cucchi hanno aperto spiragli di giustizia. Segno evidente che, in rapporto all'ordine pubblico, è giunto il momento di voltare pagina, ricordando la missione di "servizio al cittadino" che dovrebbe animare le Forze di Polizia e tornando, finalmente, a parlare di diritti e di garanzie. Copertina flessibile, Label: Castelvecchi, Castelvecchi, Produktgruppe: Libro, Publiziert: 2010-11-19, Freigegeben: 2010-11-19, Studio: Castelvecchi, Verkaufsrang: 280095.
Von Händler/Antiquariat, Libro Co. Italia.
Il G8 di Genova, le morti di Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi... e poi, sparsi nell'ultimo decennio, altri nomi di persone uccise da uomini in divisa, spesso ignoti all'opinione pubblica, ma non a chi piange la scomparsa di un proprio caro. Errori. Imprudenze. Fatalità. Nelle poche righe che i giornali dedicano alle morti per mano dei tutori dell'ordine la spiegazione della tragedia viene in genere archiviata in questo modo, tendendo a dimenticare che dietro ogni caso c'è una storia e che dietro ogni storia ci sono famiglie lasciate sole contro muri di indifferenza o di vera e propria omertà. Un filo rosso lega i giorni genovesi del 2001 nei quali la gestione dell'ordine pubblico in Italia ha dato prova di incapacità e approssimazione portando all'estrema conseguenza dell'omicidio di un ragazzo - alle morti più e meno conosciute per mano di agenti di Polizia registrate dal 2000 fino ai giorni nostri. Quando lo Stato uccide, il pregiudizio dell'innocenza concesso ai responsabili tende a diventare una verità assoluta, sempre e comunque. Ma forse qualcosa sta cambiando. Il ribaltamento delle sentenze sul G8, il clamore mediatico suscitato dai casi Sandri, Aldrovandi e Cucchi hanno aperto spiragli di giustizia. Segno evidente che, in rapporto all'ordine pubblico, è giunto il momento di voltare pagina, ricordando la missione di "servizio al cittadino" che dovrebbe animare le Forze di Polizia e tornando, finalmente, a parlare di diritti e di garanzie. Copertina flessibile, Label: Castelvecchi, Castelvecchi, Produktgruppe: Libro, Publiziert: 2010-11-19, Freigegeben: 2010-11-19, Studio: Castelvecchi, Verkaufsrang: 280095.
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Quando lo Stato Uccide. (2011)
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ISBN: 8876155279 bzw. 9788876155277, in Italienisch, 2011 Roma Castelvecchi, gebraucht.
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Von Händler/Antiquariat, Libro Co. Italia S.r.l. [9254453].
Roma, 2011; br., pp. 246. (Tazebao. 15). Il G8 di Genova, le morti di Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi... e poi, sparsi nell'ultimo decennio, altri nomi di persone uccise da uomini in divisa, spesso ignoti all'opinione pubblica, ma non a chi piange la scomparsa di un proprio caro. Errori. Imprudenze. Fatalita. Nelle poche righe che i giornali dedicano alle morti per mano dei tutori dell'ordine la spiegazione della tragedia viene in genere archiviata in questo modo, tendendo a dimenticare che dietro ogni caso c'e una storia e che dietro ogni storia ci sono famiglie lasciate sole contro muri di indifferenza o di vera e propria omerta. Un filo rosso lega i giorni genovesi del 2001 nei quali la gestione dell'ordine pubblico in Italia ha dato prova di incapacita e approssimazione portando all'estrema conseguenza dell'omicidio di un ragazzo - alle morti piu e meno conosciute per mano di agenti di Polizia registrate dal 2000 fino ai giorni nostri. Quando lo Stato uccide, il pregiudizio dell'innocenza concesso ai responsabili tende a diventare una verita assoluta, sempre e comunque. Ma forse qualcosa sta cambiando. Il ribaltamento delle sentenze sul G8, il clamore mediatico suscitato dai casi Sandri, Aldrovandi e Cucchi hanno aperto spiragli di giustizia. Segno evidente che, in rapporto all'ordine pubblico, e giunto il momento di voltare pagina, ricordando la missione di "servizio al cittadino" che dovrebbe animare le Forze di Polizia e tornando, finalmente, a parlare di diritti e di garanzie.
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Roma, 2011; br., pp. 246. (Tazebao. 15). Il G8 di Genova, le morti di Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi... e poi, sparsi nell'ultimo decennio, altri nomi di persone uccise da uomini in divisa, spesso ignoti all'opinione pubblica, ma non a chi piange la scomparsa di un proprio caro. Errori. Imprudenze. Fatalita. Nelle poche righe che i giornali dedicano alle morti per mano dei tutori dell'ordine la spiegazione della tragedia viene in genere archiviata in questo modo, tendendo a dimenticare che dietro ogni caso c'e una storia e che dietro ogni storia ci sono famiglie lasciate sole contro muri di indifferenza o di vera e propria omerta. Un filo rosso lega i giorni genovesi del 2001 nei quali la gestione dell'ordine pubblico in Italia ha dato prova di incapacita e approssimazione portando all'estrema conseguenza dell'omicidio di un ragazzo - alle morti piu e meno conosciute per mano di agenti di Polizia registrate dal 2000 fino ai giorni nostri. Quando lo Stato uccide, il pregiudizio dell'innocenza concesso ai responsabili tende a diventare una verita assoluta, sempre e comunque. Ma forse qualcosa sta cambiando. Il ribaltamento delle sentenze sul G8, il clamore mediatico suscitato dai casi Sandri, Aldrovandi e Cucchi hanno aperto spiragli di giustizia. Segno evidente che, in rapporto all'ordine pubblico, e giunto il momento di voltare pagina, ricordando la missione di "servizio al cittadino" che dovrebbe animare le Forze di Polizia e tornando, finalmente, a parlare di diritti e di garanzie.
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Quando lo Stato uccide (Paperback) (2011)
IT PB NW
ISBN: 9788876155277 bzw. 8876155279, in Italienisch, Castelvecchi, Taschenbuch, neu.
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Von Händler/Antiquariat, The Book Depository US [58762574], Gloucester, ., United Kingdom.
Brand New Book.
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Quando lo Stato uccide (2011)
IT PB NW
ISBN: 9788876155277 bzw. 8876155279, in Italienisch, 246 Seiten, Castelvecchi, Taschenbuch, neu.
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Broschiert, Label: Castelvecchi, Castelvecchi, Produktgruppe: Book, Publiziert: 2011-02, Studio: Castelvecchi.
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Broschiert, Label: Castelvecchi, Castelvecchi, Produktgruppe: Book, Publiziert: 2011-02, Studio: Castelvecchi.
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